Sala 1
Introduzione

Il 1822 è una data significativa per la storia di Massa. In quell’anno la città venne eletta a sede vescovile. Questo comportò una serie di trasformazioni che lasciarono un segno indelebile nella storia sociale ed anche urbanistica della città.

Per molti secoli il territorio di Massa era stato sottoposto alla giurisdizione del vescovo di Luni – Sarzana. La Diocesi di Luni, che si estendeva dalle cinque terre al fiume Versilia e dal mare ai crinali appenninici, riuniva un vasto territorio sottoposto a diversi poteri politici. Fra gli altri i numerosi feudi malaspiniani, la Repubblica di Genova, il Granducato di Toscana, la Repubblica di Lucca, ed anche i domini dei Cybo Malaspina.

 Dalla metà del Settecento questi secolari equilibri tra potere politico e potere ecclesiastico iniziarono a scardinarsi. E trovarono un nuovo assetto a seguito degli sconvolgimenti causati dalla Rivoluzione francese e successivamente dall’impero napoleonico. I sovrani acquisirono un controllo sempre maggiore sulle chiese locali, arrogandosi la facoltà di intervenire direttamente sulle nomine delle cariche ecclesiastiche e di introdurre riforme riguardanti vari aspetti della vita religiosa. Il controllo era tanto più efficace quanto più i confini delle Diocesi coincidevano con quelli dei loro domini.

In questo clima venne eretta, nel 1822, la Diocesi di Massa. Il Ducato di Massa e il Principato di Carrara erano allora nell’orbita del Ducato di Modena e Reggio. L’ultima erede del casato Cybo Malaspina, Maria Teresa, aveva infatti sposato, nel 1741 il Duca di Modena Ercole III d’Este. Fu la loro figlia Maria Beatrice, prima sovrana estense di Massa, ad ottenere l’erezione della nuova Diocesi.

Questa comprendeva tutti i domini estensi al di sotto dell’Appennino: alcuni smembrati dall’antica Diocesi di Luni (il ducato di Massa, il principato di Carrara e parte degli ex feudi della Lunigiana) altri appartenuti all’arcidiocesi di Lucca, nel territorio della Garfagnana.

Nel corso dei suoi 200 anni di vita la Diocesi ha cambiato diverse volte la sua fisionomia fino ad arrivare a quella attuale che corrisponde ai confini della Provincia di Massa Carrara.

La Diocesi di Massa secondo la ripartizione stabilita dal primo Vescovo di Massa, Mons. Francesco Maria Zoppi, nel 1828 (crediti: Iginio Lanforti)