Sala 4 Lusso e stravaganze in sacrestia
Il parato della duchessa
Materiali esposti
Materiali esposti


Tonacella, pianeta, velo del calice, manipoli
1730–1750 circa, dalla Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, Carrara
Il tessuto di grande impatto estetico è caratterizzato da una notevole complessità tecnica. Il motivo decorativo più evidente è un ramo nodoso, che si diparte da un isolotto realizzato con trame in seta verde argento filato e lamellare. Dal ramo nascono fiori in argento e argento dorato, attorno ai quali, sulla sinistra vola una farfalla. Il motivo del ramo si ripete in teorie orizzontali che si ripetono in verticale. Il fondo del tessuto è caratterizzato da sfumature della seta che vanno dal blu al celeste chiaro e riempiono con effetti quasi fiammati lo spazio tra un tronco e l’altro. Il tessuto può provenire da una manifattura francese o veneziana.
Lampasso liseré broccato, in seta policroma con diffuse sfumature di colore date dalla tecnica del Point rentré; broccature in argento e argento dorato, filato, lamellare ritorto.

Piviale
1740–1760 circa, dalla Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, Carrara
Il tessuto utilizzato per la realizzazione del piviale (un mantello indossato dal celebrante nei riti solenni) è a fondo celeste impreziosito da motivi decorativi floreali che si dispongono con andamento verticale, intrecciandosi con motivi a nastro in argento dorato che donano luminosità a tutto l’insieme. Le corolle dei fiori variamente colorate sono interpretate sia in modo fantasioso che più naturalistico. Il tessuto può provenire da una manifattura veneziana.
Gros lanciato e broccato in seta policroma e argento, con motivi di controfondo geometrici liseré.

Fondo della Parrocchia della Natività di Maria Vergine di Castelpoggio (Carrara), volume di mano del canonico Pietro Andrei (1862–1866) contenente la trascrizione del "Libro de famanti della Parrocchia di Moneta (...)" redatto da don Francesco Menchinelli e una collazione di documenti e memorie riguardanti la storia di Carrara e del suo territorio tratti da diverse fonti.
Memoria della donazione di un abito in data 21 dicembre 1777: … Al solo oggetto di concorrere alla gloria / di Dio, al culto de’ santi suoi, ed al maggior decoro del/le funzioni della Chiesa e de’ sacrosanti suoi misteri ci / siamo noi disposte di inviare in dono uno dei nostri / abiti a codesta Chiesa di Sant’Andrea, ed all’insigne / Collegiata ivi eretta…

Fondo della Curia Vescovile di Massa, atti della Visita Pastorale del vescovo Francesco Strani alla chiesa di Sant’Andrea di Carrara (1835), “Inventario delle mobilie, ovvero sacri arredi spettanti ed esistenti nella sagrestia della chiesa insigne collegiata e parrocchiale di S. Andrea Apostolo della città di Carrara di quest’Opera di S. Maria”
All’inizio dell’elenco relativo alla Sagrestia superiore: “Primo un parato in terzo di broccato d’oro fondo celeste, così / detto della Duchessa guarnito d’oro buono col pluviale simile / guarnito d’oro falso con suoi finimenti”